L’osservazione degli uccelli nel loro ambiente naturale sta diventando una pratica sempre più diffusa. In Italia i birdwatcher sono circa 7.000, una cifra irrisoria se confrontata con i due milioni di birdwatcher inglesi che possono contare – in patria – su strutture ricettive attrezzate con angoli per l’avvistamento, escursioni e indicazioni su luoghi e periodi più consoni. Anche i birdwatcher stranieri tendono comunque, e purtroppo, a sottovalutare l’Italia come meta turistica per coltivare questa loro passione: l’eccessiva antropizzazione dei nostri territori, e la conseguente scarsità di luoghi veramente naturali e selvaggi in cui gli uccelli possono essere osservati, ha alimentato la diffusa convinzione che l’avifauna nel nostro Paese sia poco interessante. In realtà, come la Spagna, l’Italia è uno dei punti di passaggio degli importantissimi flussi migratori che da aprile a luglio transitano ogni anno sul Mediterraneo, e la reputazione di zone come Toscana, Lazio, Puglia e Sardegna si sta diffondendo anche all’estero. Il Delta del Po è un altro punto nevralgico del birdwatching nazionale, ma sulla Valle d’Aosta circolano informazioni scarsissime al riguardo. La Valle d’Aosta invece ha una valida voce in capitolo, in quanto vanta la più numerosa popolazione di Aquile Reali dell’arco alpino (27 coppie censite dall’Ente Parco del Gran Paradiso nel 2013) ed è stata onorata dal ritorno del Gipeto. Questi grandi rapaci sono uno dei fiori all’occhiello della fauna locale e con la loro maestosità, potenza ed eleganza rappresentano un elemento emozionante e unico del paesaggio regionale. Il Gipeto, conosciuto anche come Avvoltoio degli Agnelli, ha un’apertura alare che si avvicina ai 3 metri e può raggiungere i 7 kg di peso: è il più grande rapace europeo. Fu debellato dall’arco Alpino all’inizio del secolo scorso, ma fortunatamente vi venne reintrodotto negli anni ’70. Oggi è possibile avvistarlo nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, e la Val di Rhêmes – il luogo dove nel 1913 fu catturato l’ultimo esemplare alpino di gipeto– ha allestito in località Chanavey un centro dedicato alla storia del magnifico ritorno di questo animale pieno di fascino. Altri tipi di uccelli interessanti che vivono, nidificano o transitano in territorio Valdostano sono la poiana, la civetta capogrosso, il biancone e il grande gufo reale, il picchio, la cincia (Cince Bigie Alpestri, Cince dal Ciuffo, Cinciallegre), il fagiano di monte e il gallo forcello, il germano reale e la pernice. Sono più 500 le specie di uccelli che nidificano in Italia e, di queste, 75 solo nel Parco del Gran Paradiso: una concentrazione e una varietà degne di note. Tra gli eco turisti che frequentano l’Italia (15 milioni), il tasso di appassionati di birdwatching cresce ogni anno del 10%. Interessanti conferenze in merito sono state tenute dalla Société de la Flore Valdôtaine, ma ogni informazione relativa a percorsi e possibilità può essere richiesta all’ufficio del turismo di Aosta:
Société de la Flore Valdôtaine Via De Tillier, 3 – 11100 AOSTA (AO) Tel:+39 0165 361089 E-mail: info@sfv.it Internet: http://www.sfv.it
Ufficio del turismo – Aosta Piazza Porta Praetoria, 3 Telefono:(+39) 0165.236627 E-mail: aosta@turismo.vda.it
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