BassanOlio Extra Vergine d’Oliva D.O.P.

20,00 €

Olio extravergine d’oliva D.O.P. Riviera Ligure Riviera dei Fiori, cultivar taggiasca, “Le Chiuse”.

Olio D.O.P. ottenuto dalla spremitura di olive taggiasche raccolte a 300 m s.l.m. nell’uliveto “Le Chiuse”, sito nel territorio del Comune di Pompeiana (IM). L’uliveto si caratterizza per gli stretti terrazzamenti, tipici del territorio ligure e gli alberi secolari recentemente recuperati. Le olive vengono frante entro 6 ore dalla raccolta, al fine di preservarne le caratteristiche organolettiche. Se ne ricava un olio delicato, dolce, leggermente fruttato con lievi sensazioni di amaro e piccante. Per apprezzarne al meglio le caratteristiche consigliamo di abbinarlo ai piatti tipici della tradizione della riviera ligure e più in generale alle verdure fresche e crude, al pesce e alle carni bianche.


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L’Azienda Agricola Bassan si estende nel comune di Pompeiana, un tipico borgo ligure situato nella riviera di ponente a 200 m sul livello del mare, che dista soli 8 km da Sanremo.

Gli Uliveti
In totale gli uliveti raggiungono una superficie di 5 ettari con circa 1250 piante di cultivar Taggiasca; alcuni sono situati alle porte del paese a 200 m s.l.m nell’incantevole regione “Costa Panera” da cui si può godere di una suggestiva vista sul mare e dove sorge anche l’antica Torre dei Panei, costruita nel XVI secolo per motivi di difesa contro le invasioni turche.

Altri uliveti invece si estendono nella regione “Le Chiuse” ad una altitudine maggiore, all’interno di un’area di particolare pregio naturalistico (il SIC: sito di importanza comunitaria), dove corre il percorso del sentiero Liguria, che parte da Ventimiglia e arriva fino a Luni, raggiungendo l’inizio della via Francigena e dove vive la rara lucertola ocellata (Timon lepidus), la più grande fra quelle europee, infatti può arrivare fino a 60 cm di lunghezza.

Fauna e dintorni
Il sito poi ospita anche un’esigua popolazione di un altro rarissimo animale: il pelodite punteggiato (Pelodytes punctatus), una piccola rana anch’essa al limite della propria zona di diffusione. Al di sopra di questi uliveti scorre per alcuni km, in mezzo alla macchia mediterranea e in parallelo ad un sentiero panoramico assai battuto sia dai camminatori sia dagli amanti della mountain bike, l’antico manufatto denominato “beodo delle Chiuse” risalente al XVI secolo: si tratta di un piccolo canale che portava e porta tutt’ora l’acqua nelle campagne della zona.